Dancing tricks

DANCING TRICKS

L’inline dance ha sempre suscitato in me un certo fascino, forse perchè alcuni tricks sono esteticamente più coinvolgenti e di difficoltà di gran lunga superiore rispetto ai passi tradizionali di Slalom realizzati tra i birilli.

Pensate che mi sentivo goffo e impedito nel tentare anche il passo più semplice di danza quando già avevo raggiunto dei buoni livelli nello slalom.

Grazie a numerosi viaggi-studio all’estero, ad esempio ad Amsterdam, Londra, New York, conobbi personalmente alcuni tra i migliori ballerini cogliendo analogie e differenze nei loro balli e nel loro stile.

Alcuni passi sono esteticamente più belli se eseguiti con pattini in linea, altri invece utilizzando quelli tradizionali.

In America nella Rollerdance si fa una netta distinzione tra i due tipi di pattino e infatti i corsi sono differenti a seconda del pattino usato.

Ad esempio i corsi e le gare di Jamskating (disciplina relativamente recente, che consiste nel mixare passi di breakdance e acrobatica) si fanno esclusivamente con i pattini tradizionali. D’altra parte i pattini in linea, avendo il carrello più lungo e lo scafo più rigido, impediscono, o rendono comunque molto più difficile, la maggior parte di tricks di breakdance, mentre l’uso dei pattini tradizionali ne facilita addirittura l’esecuzione!

E’ facile rendersi conto che un qualunque balletto è costituito da tutta una serie di passi più elementari. Pertanto, il mio studio fu dapprima quello di catalogare tutti questi passi assegnando loro un nome di riferimento, dopodiché iniziai a studiarli uno ad uno e successivamente a combinarli in coreografie più complesse.

L’obiettivo che mi propongo nel seguito è mostrare, tramite tutta una serie di filmati, alcuni di questi passi elementari. Sicuramente potranno essere di aiuto agli appassionati che, dopo averli imparati, li combineranno insieme a loro piacimento, dando luogo alle più svariate coreografie.

Sono convinto che anche uno skater senza sangue “nero” nelle vene , come d’altra parte lo è il sottoscritto, ma con tanta passione per l’inline, può arrivare a dei buoni risultati.

Sarà poi la musica che ascoltate a suggerirvi la sequenza e l’ordine di cambio tra i vari passi.

1 – FARFALLA SEMPLICE E  CON 180

2 – CAMMINATE

Camminata indietro: passo base ed esempi

Camminata indietro a scorrimento

2.1.4a(Crazy legs).wmv
2.1.4b (Crazy legs).wmv

Si noti che in questo tipo di camminata, dopo i primi scorrimenti, il movimento sui due pattini tende a diventare curvilineo in modo da descrivere delle parentesi col pattino esterno. Si accenna così col busto un piccolo spostamento laterale nel passare da una parentesi all’altra pur rimanendo sempre fermi sul posto.

Talvolta l’esecuzione delle camminate indietro viene interrotta avvicinando alternativamente per due o tre volte consecutive i pattini tra loro. I pattini si possono anche toccare lasciando appoggiato a terra solamente il pattino che si trova nella posizione più avanzata, oppure sollevandoli entrambi.

Camminata avanti passo base ed esempi

Quando si esegue il passo base delle camminate avanti e indietro mediante un solo incrocio, nelle posizioni laterali di apertura ci si può anche mettere in tacco punta. Vediamolo

Un’altra versione di camminata avanti a cui sono molto affezionato è mostrata nel prossimo video:

In pratica con il pattino appoggiato a terra si descrive una curva sufficientemente ampia da permettere di mantenere sollevata più a lungo l’altra gamba ed evidenziarne meglio il suo movimento di ritorno.

Il pattino appoggiato a terra, dopo aver curvato, può ancora allungarsi in avanti sollevandosi sulla coda quando si abbassa l’altra gamba. Ciò è mostrato nel video 2.2.4b:

3 – PASSO DELL’OTTO

Una versione di questo passo si ottiene a partire dalla camminata a scorrimento rendendo le parentesi il più rotonde possibile. A tale scopo basta iniziare tale camminata disponendo il pattino, che si trova appoggiato a terra in posizione più avanzata, a 90° rispetto all’altro, come mostro nel video che segue.

Vi voglio ora mostrare il passaggio dalla camminata indietro a scorrimento al passo dell’otto, eseguito da Steve Kay, un ottimo danzatore coi pattini in linea, che ebbi la fortuna di conoscere a Central Park nel ’97.

4 – 180 E 360  LATERALI IN ENTRAMBI I VERSI DI ROTAZIONE

Si possono realizzare in vari modi. Vediamo i principali.

4.1 Con un pattino tutto appoggiato a terra e l’altro solo sulla punta.

4.2 Con entrambi i pattini sulle punte.

4.3 Sollevando un pattino o appoggiandolo sulla coda

Un quarto modo in tacco punta verrà mostrato al punto 9.
Il sollevamento di un pattino con cui si possono realizzare i 180 e 360 laterali che abbiamo visto nel video precedente si può utilizzare per fare più giri su una gamba sola, come mostra i video seguenti.

5 – SPOSTAMENTI LATERALI

Nell’eseguire le camminate o i 180 e 360 ci si può spostare da un posto all’altro.

Vediamo alcuni modi per effettuare tali spostamenti.

6 – TIP TAP

Si possono riassumere due versioni fondamentali di tip-tap che riporto nei video seguenti.

6.1 Tip-tap a scorrimento

6.2 Tip-tap a saltelli

A partire dalle due versioni base si realizzano poi numerose varianti. Vediamo alcuni esempi.

 

6.3 Ripetendo per due volte consecutive le posizioni estreme

6.4 Su una gamba sola toccando o non toccando i pattini

6.5 Su una gamba sola con battuta di mani

6.6 Tip tap sia a scorrimento che a saltelli con slancio di gamba finale e battuta di mani

6.7 Tip tap a scorrimento con apertura in papera

6.8 Tip tap a scorrimento con apertura in papera e battuta di mani

6.9 Qualche mix del tip tap coi 180 e 360 laterali

6.10 Tip tap su una gamba sola con 360 in tacco punta da ambo le parti.

A volte i tip tap si interrompono a metà eseguendo solo i primi due passi: ripetuti più volte da una stessa parte oppure alternati da una parte all’altra. In pratica ci si limita ad impostare il primo incrocio, dopodichè o si ritorna subito alla posizione iniziale oppure si cambia verso di esecuzione dell’incrocio, cioé si imposta, per una seconda volta, lo stesso incrocio ma dall’altra parte, in modo da tornare poi alla posizione iniziale opposta. Si veda a questo proposito il prossimo video.

Si osservi che questi movimenti non richiedono di scivolare sul terreno con i pattini, per cui, una volta imparati a corpo libero, cioé senza pattini ai piedi, si è già quasi in grado di farli con i pattini.
L’apertura in papera mostrata nel video 6.7 si può alternare da una parte all’altra come riportano i video seguenti.

Alcuni passetti di tip tap o la camminata indietro o ancora l’apertura in papera si possono mixare con gli spostamenti laterali riportati nel video 5.1. Il risultato è mostrato nei video che seguono.

7 – PASSETTI E GIOCHI DI ABILITA’ IN PAPERA E ANTIPAPERA

Aprendo i pattini lateralmente il più possibile, come si vede nel VIDEO 7.2, si può anche realizzare la versione base di tip tap a saltelli descritto al punto 6.1. Il risultato è il seguente:

8 – SLANCI E SALTELLI SU GAMBA SOLA, PENDOLI INTERNO ED ESTERNO, SEMPLICI E DOPPI

Ricordo che, nell’eseguire un qualunque tipo di pendolo, la rotazione del busto deve iniziare quando la gamba ha completamente terminato l’oscillazione, cioé ha finito la fase di salita se si tratta di pendolo esterno oppure quella di discesa nel caso di pendolo interno. Una o due oscillazioni soltanto, di pendolo esterno o interno, vale a dire un singolo 180 o 360, si possono utilizzare come figure di cambio per interrompere momentaneamente l’esecuzione di un passo o per proseguire uno stesso passo in un’altra direzione. Nel prossimo video, durante l’esecuzione del tip tap sulla sola gamba destra, mostro dapprima come invertire la direzione lungo la quale continuare il tip tap, tramite una singola oscillazione in pendolo interno sulla gamba sx , poi come interrompere momentaneamente il passo eseguendo due oscillazioni, sempre in pendolo interno, per proseguire infine il tip-tap nella stessa direzione di prima.

Il video 8.3 mostra l’inserimento di singole oscillazioni in pendolo interno prima su gamba sx o poi su gamba dx, nella camminata indietro a scorrimen

Vediamo ora l’alternanza di singole oscillazioni di pendolo interno, realizzate prima con una gamba e poi con l’altra, durante l’esecuzione della camminata indietro a scorrimento.

Allo stesso modo si possono alternare le singole oscillazioni di pendolo esterno. Ciò è mostrato nel video seguente incrociando all’indietro

Infine nel video 8.6 realizzo oscillazioni di pendolo, sia interno che esterno, su entrambe le gambe, usando come passo base la camminata indietro a scorrimento.

Anche i 180 laterali si possono realizzare alternando le oscillazioni del pendolo esterno. Vediamo come.

9 – ALCUNI PASSI IN TACCO PUNTA

9.0 La camminata indietro

9.1 180 e 360 laterali, con e senza scorrimento

9.2 Camminata indietro con 180 semplici, doppi e 360 da ambo le parti

9.3 Camminata avanti con 180 semplici, doppi e 360 da ambo le parti

9.4 180 alternati da una parte all’altra interrotti toccando i pattini

9.5 Camminata indietro con spostamenti laterali e 180 o 360 da ambo le parti

9.6 Alterniamo ora le oscillazioni di pendolo, ad esempio esterno, con qualche passetto e avvitamento in tacco punta.

9.7 Qualche mix

10 – FIGURE A TERRA

I modi più comuni per sedersi a terra sono:

1) con le gambe incrociate (posizione Buddha)
2) con le ginocchia in posizione avanzata

Nel caso 2) si può mantenere la schiena verticale per tutta l’esecuzione della figura oppure piegarla all’indietro durante l’abbassamento delle ginocchia fino ad appoggiarla completamente a terra (E’ la posizione che si usa nel limbo).
Il caso 1) ammette più versioni. Le due più comuni sono quelle in cui le gambe si incrociano sollevandone una soltanto da terra oppure entrambe tramite un saltello. L’importante è che la discesa avvenga con continuità ovvero inizi quando la gamba che si solleva per incrociare non è ancora appoggiata per terra nel primo caso oppure nel secondo quando i pattini, entrambi sollevati ma già in posizione incrociata, si appoggiano al terreno.
Ovviamente le figure 1) e 2) si possono alternare; ad esempio ci si può sedere in Buddha, rialzarsi con un saltello posizionando i piedi paralleli, distanti poco più della larghezza delle spalle, e quindi risedersi con le ginocchia avanti, oppure, al contrario, seduti con le ginocchia in avanti, rialzarsi con un saltello incrociando le gambe e riatterrare in Buddha. Saranno poi la vostra fantasia e preparazione atletica a suggerirvi il modo migliore per alternare le figure. Ad esempio è anche bello rialzarsi e riabbassarsi più volte utilizzando la stessa figura, ma alternandola con dei 180°.

Un altro modo per sedersi nella posizione Buddha consiste nell’inginocchiarsi, dopo aver incrociato i pattini, e far scivolare tutto il peso del corpo sulla parte posteriore di un pattino appoggiato al terreno solo con la punta

Sedersi a terra in questo modo, soprattutto se si impara a farlo da entrambe le parti, può essere utile per interrompere momentaneamente l’esecuzione ripetitiva di un passo, come ad esempio la camminata indietro a scorrimento o i 180 laterali. Il risultato è mostrato nel video seguente

11 – AVVITAMENTI E ROTAZIONI PARTICOLARI

11.1 In tacco punta posizionando le braccia in vari modi o sulle punte

11.2 Rotazioni sui talloni aprendo in papera o sulle punte aprendo in antipapera e alternanza dei due tipi di rotazione

11.3 Su una gamba sola o sulle punte da seduto

11.4 180 e 360 coi pattini incrociati entrambi a terra

Una singola rotazione sui talloni con apertura e chiusura in papera, come quelle mostrate nel video 11.2, si può imparare da ambo i lati e inserire nei trick precedenti, come ad esempio il tip-tap.

Anche i 180 e 360 mostrati nel video 11.4, una volta imparati da ambo i lati, si possono alternare con altri trick. Vediamolo

12 – SPIN COREANA

Il consenso con cui questo trick è stato accolto all’unanimità nel mondo dello slalom, nonché l’entusiasmo e ammirazione che sempre suscitano le sue esecuzioni, mi inducono ad andare oltre alla mera definizione del trick e spendere qualche parola in più sull’argomento. Vidi eseguire questo gioco di abilità per la prima volta nel ’96 a Central Park da un pattinatore N.Yorkese, di origine Coreana. Ovviamente mi innamorai a prima vista del trick e, tornato in Italia, nel giro di un paio d’anni lo applicai ai birilli. Comunque bisogna dire che il pattinatore da cui lo imparai non aveva inventato niente… mi bastò chiedere informazioni ai professionisti della danza con o senza pattini per sapere che si pratica da sempre. Il vero trick consiste nell’arrotolarsi incrociando le gambe sulle punte fino a fermarsi, dopodiché ricominciare gli avvitamenti in verso opposto in modo che si dia la sensazione di realizzare un nodo con le gambe e poi di disfarlo. La fermata è tanto più suggestiva quanto più si riesce a scendere sulle ginocchia, cioè a piegarle il più possibile.

Le posizioni di partenza da cui iniziare il trick possono essere diverse e possiamo distinguere tra due modalità di esecuzione della spin coreana, a seconda che si incrocino le gambe procedendo in avanti oppure all’indietro. In quest’ultimo modo i pattini si possono anche appoggiare uno sulla punta e l’altro sulla coda, anziché entrambi sulle punte, ottenendo così la spin coreana in tacco punta.

13 – BREAK-DANCE: PASSI BASE

Ground work: Leg and Clap
Ground work: Alternating Leg and Clap

14 – EAGLE E ANTIEAGLE SQUARE

L’eagle square consiste nello spostarsi lateralmente su un quadrato aprendo in papera su ogni lato

Se prima di spostarsi lateralmente si effettua l’apertura in papera da ambo le parti come nel video 6.7, si ottiene la sequenza di passi mostrata nel video seguente

Se spostandoci lateralmente su un quadrato a ogni lato apriamo in antipapera anziché in papera, otteniamo l’antieagle square

15 – APERTURE E CHIUSURE IN PAPERA

La sequenza di apertura e chiusura in papera sulle ultime ruote, mostrata nel video 7.3 e riproposta nel 6.7, può essere aggiunta agli altri passi descritti finora. Alcuni esempi sono riportati nel video seguente:

16 – ALTRI ESEMPI

17 – ESEMPI DI COREOGRAFIE REALIZZATE MIXANDO I PASSI PRECEDENTI

18 – COMPASSI

Questo trick consiste nel rimanere fermi il più possibile su un pattino e ruotargli intorno con l’altro. In pratica con un pattino si descrivono uno o più cerchi mantenendo l’altro pattino nel centro, appoggiato al terreno solo sulla ruota anteriore o posteriore.
La forma geometrica del movimento ricorda la costruzione del cerchio tramite un compasso e pertanto con tale termine viene denominato il trick.
In realtà il pattino posizionato al centro non rimane sempre fisso nello stesso punto ma gira anch’esso contemporaneamente all’altro su cerchi o ellissi, però di raggio molto più ridotto, interni a quelli descritti dall’altro pattino sui quali invece si imposta il movimento vero e proprio. Quest’ultimi nel seguito verranno chiamati cerchi principali o esterni per distinguerli da quelli interni compiuti dal pattino posto al centro.
Per fare più giri, i pattini, durante le rotazioni, si devono avvicinare leggermente l’uno all’altro a ogni mezzo giro: in questo modo si ottiene la spinta necessaria per continuare il movimento che, per essere fluido, deve avvenire evitando il più possibile rallentamenti o interruzioni.

Come si può notare dal video, esistono tantissime versioni del compasso: il cerchio (o i cerchi) principale può essere descritto con il pattino sinistro o con il destro facendolo scorrere in avanti o all’indietro mentre l’altro pattino può percorrere il cerchio interno rimanendo appoggiato al terreno sulla punta o sulla coda.
Inoltre l’esecuzione del compasso non necessariamente deve avvenire su più giri: la rotazione può essere di un giro solo o addirittura compiersi su un arco pari a mezzo giro. Un mezzo compasso può anche essere utilizzato per fermarsi oppure per abbassarsi a terra in spaccata rialzandosi subito dopo con un ulteriore mezzo giro, o ancora per chiudere in eleganza una trottola.
Il video seguente mostra come le stesse figure si possano realizzare incrociando i pattini. In questo caso esistono due possibilità a seconda che, nell’incrocio, il pattino che percorre il cerchio interno sia posto davanti o dietro all’altro. In particolare la seconda possibilità permette di distanziare i pattini al punto da non essere più incrociati: in tal caso il compasso si definisce ‘aperto’.

NOTA1: Nell’esecuzione di alcuni compassi, il pattino che, appoggiato solamente sulla ruota anteriore o posteriore, descrive i cerchi interni può anche sollevarsi a ogni mezzo giro. Il risultato che si ottiene è una serie di giri che sembrano compiuti su una gamba sola in quanto l’altra gamba si appoggia al terreno solamente per un breve istante ogni mezzo giro.

NOTA2: Da un compasso a uno o più giri, se, dopo il primo giro, si riduce di molto il raggio del cerchio principale, cioé i pattini ruotando si avvicinano tra loro, il peso del corpo, anziché appoggiarsi alternativamente prima su un pattino e poi sull’altro ogni mezzo giro, oppure prevalentemente sul pattino esterno per quasi un giro completo, si viene a distribuire equamente su entrambi i pattini e a un certo punto si può impostare una serie di avvitamenti in tacco punta o punta punta. In particolare da un compasso incrociato si ottiene una spin coreana.

 

NOTA3: Anche il pattino che descrive i cerchi principali può essere appoggiato al terreno solo su una ruota. Ciò è mostrato nel video seguente.